Dal BLOG di Silvia Bragalini, pubblicato il 4 novembre 2016
Cari lettori, anche oggi vi do alcuni "Consigli teatrali". Come sapete, solitamente mi occupo degli spettacoli che vengono rappresentati a Milano, ma oggi ho la fortuna di segnalarvi una Compagnia che viaggia in tutta Italia.
Sto parlando di Itineraria Teatro, un gruppo nato nel 1994 in un paese dell'hinterland milanese, che ha rapidamente ottenuto tanti consensi a livello nazionale. Gli spettacoli proposti dalla compagnia sono tra i più vari, ma tutti trattano un'importante tematica di attualità ed hanno l'obiettivo di informare il pubblico oltre che intrattenerlo. Vediamo più da vicino di cosa si tratta! La rappresentazione a cui ho assistito è un monologo incentrato sulla tematica del gioco d'azzardo, che è ormai diventato un autentico flagello, specie in Italia. I punti chiave che vengono affrontati sono: la natura totalmente illusoria del gioco cosiddetto "legale", che purtroppo ha le stesse terribili conseguenze di quello clandestino; i modi in cui si può giocare in Italia, che, negli ultimi anni, sono aumentati in maniera esponenziale; le storie di chi ha creduto alla retorica del sogno di una vincita ed è andato incontro a cocenti delusioni; infine, i messaggi fuorvianti che spingono sempre più italiani a diventare dipendenti.
Le informazioni raccontate al pubblico con grande cura, competenza ed attenzione per i dettagli sono accompagnate da brevi filmati, che vengono proiettati su due schermi alti e sottili e che sono, solitamente, brevi interviste rivolte ad alcuni personaggi legati al gioco d'azzardo in Italia.
Emblematico è, tuttavia, l'inizio della rappresentazione, nel corso della quale viene proiettata sugli schermi la scena di un vecchio film di Eduardo De Filippo. In esso, due giocatori incalliti litigano ad un tavolo perché si ritrovano, nonostante le solite "dritte sicure", a perdere sempre e comunque ogni tipo di scommessa. Potremmo considerare quel breve filmato come un ritratto dell'Italia com'era, ma lo spettacolo ci mostra, minuto dopo minuto, che abbiamo visto soltanto l'Italia com'è ancora. Gli spettacoli presentati dalla compagnia Itineraria sono recitati da un unico attore, Fabrizio De Giovanni, il quale, nel corso di 80 minuti circa, presenta uno spettacolo assolutamente vario e sorprendente.
Ai più classici monologhi informativi, infatti, alterna la lettura di alcune lettere o documenti, l'imitazione di alcuni personaggi, il racconto di alcuni ricordi più o meno personali ed altro ancora.
Se Fabrizio De Giovanni è, in un certo senso, il frontman della compagnia, non bisogna però trascurare chi, dietro le quinte, prepara lo spettacolo, allestisce gli aspetti tecnici, cerca la documentazione necessaria e, nel caso della rappresentazione Stupefatto, anche chi ha fornito un'importante testimonianza per la storia raccontata. In definitiva, anche osservando con l'occhio dello spettatore, si ha l'impressione di una squadra compatta.