“Questo non è un Paese per cui vale la pena sacrificare la mia vita”.
La storia dei 130 soldati israeliani che hanno scelto di non combattere, nel podcast Spazioubick, condotto da Irene Zerbini.
Quante persone ritengono che non obbedire agli ordini non sia un crimine?
Abbiamo dimenticato la lezione della storia e di Hannah Arendt?
Cosa ne pensa l’opinione pubblica israeliana?
In questo podcast leggiamo le testate israeliane e palestinesi, per scoprire posizioni e orientamenti che non circolano nella stampa mainstream italiana e europea.
Quanti Paesi stanno sfidando quella che è la narrazione dominante? Il nostro viaggio non si ferma qui, ma esploriamo anche le testate di altri continenti, da Jakarta a Seul, da Rio de Janeiro alla Svezia, nella nostra rassegna stampa internazionale.
Nostro ospite il dottor Foad Aodi, noto medico palestinese residente in Italia, che da anni fa sentire la sua voce nelle questioni sanitarie e umanitarie, in particolare per la popolazione palestinese e per la costruzione di un vero dialogo. La grande preoccupazione per la grave situazione sanitaria a Gaza in mezzo al conflitto in corso, l'urgenza di risorse mediche, i racconti atroci di ciò che avviene in quei pochi presidi sanitari rimasti, sono una testimonianza indimenticabile.
E ancora, in questo podcast, un viaggio nelle carceri minorili dopo l’entrata in vigore del decreto Coivano. Siamo in un’epoca in cui piace nascondere il livello d’intesa che esiste tra un essere umano e un altro. Vogliamo soffocare quegli esempi che creano fiducia e creiamo uno stato di controllo mascherato da democrazia. Incarceriamo ragazzi per le questioni più banali, giovani che hanno la colpa di essere stati fregati da qualche spacciatore e che sono nel mirino di qualche discorso politico per racimolare qualche voto.
La bellissima esperienza di Duilio Loi, criminologo, figura di spicco nel campo della criminologia e delle scienze investigative in Italia, che mira a comprendere le motivazioni profonde dietro comportamenti criminali, oltre che a sviluppare strategie efficaci per contrastarli. La verità è nei risultati: il decreto Caivano che sulla carta deve arginare la delinquenza giovanile e che sta peggiorando con la sua impronta punitiva, il sovraffollamento nelle carceri minorili. Vogliamo perderli questi ragazzi?
E c'è anche un premio per i nostri ascoltatori.
Buon ascolto,
Irene Zerbini