Nuovo pezzo di "H2Oro" dopo l'articolo del Corriere
Pubblicato il 14/05/2009


L’articolo pubblicato il 12 maggio dal Corriere della sera firmato da Mario Pappagallo, ha seminato il panico in mezza Italia: «Acqua contaminata da un rubinetto su quattro». Vi sono riportate le dichiarazioni di Massimiliano Imperato, docente di Idrologia dell’Università Federico II di Napoli e Direttore del CERAM (Centro Europeo di Ricerca Acque Minerali). Io conosco Mario Pappagallo per aver letto sul Corriere alcuni suoi articoli interessanti e “di sicuro effetto” in ambito sanitario, sui nuovi confini della medicina, sulle cellule staminali, sui pomodori OGM anticancro… Sembrerebbe una notizia affidabile. Il Corriere è definito “super-partes” da più parti… Non conosco invece il Professore che ha coordinato gli studi: Massimiliano Imperato, appunto. Sono curioso, mi informo.
Nell’articolo si annuncia che una ricerca effettuata su 50 città in 17 regioni ha appurato che un quarto dei rubinetti d’Italia erogano acqua inquinata da sostanze chimiche e microbiologiche. Accuse poco dettagliate, ma molto gravi. Se fossero veri i parametri riscontrati sarebbero pericolosi per la salute pubblica e si sarebbero dovuti denunciare immediatamente all’autorità. La notizia ha un effetto devastante, enfatizzato dalla precisazione che l’inquinamento dell’acqua del rubinetto sarebbe dovuto a “contaminazione FECALE”. Mi preoccupo. E’ possibile che da anni io, senza saperlo, stia bevendo un’acqua, diciamo, “aromatizzata“? ”…in particolare nel Nord Italia”, precisano E’ proprio lì che vivo.
Poi danno i numeri: “il 32,82% dei cam¬pioni da rubinetto presenta limiti oltre la norma di composti come la trielina; il 72,82% di cloroformio o simili; il 77,44% di entrambi.” Matematicamente i conti non tornano, ma vado avanti. Il Professor Imperato continua: “nel 5,56% è stata rilevata la presenza di Escherichiacoli, nel 18,52% di Coliformi totali, nell’11,11% di Enterococcus faecalis, nel 2% di Pseudo¬monas aeruginosa, nel 15% di Aeromo¬nas hydrophila”. Non capisco niente, sembra scritto per spaventare non per informare. Conclude l’articolo una dichiarazione del tossicologo Marco Guida, che precisa come tutte queste sostanze provochino cancro alla prostata, alla vescica e al retto. Non mi sento più tanto bene. Ho voglia di leggere direttamente i dati della ricerca Universitaria, ma scopro che non sono ancora stati pubblicati e vengo a sapere che la bozza di questi studi sarebbe arrivata nelle mani del giornalista per una fuga di notizie, almeno così dice il Professore.
Continuo a cercare on line: il CERAM di Napoli, diretto dal Professor Imperato, è un’istituzione privata che svolge attività di consulenza alle aziende che operano nel settore delle acque minerali e sviluppa partnership per il potenziamento dei prodotti e delle offerte aziendali. Certo adesso è tutto più chiaro. Scopro che il 25 settembre 2008 il Professore si incontra a Ischia, con Ettore Fortuna, il Presidente di Mineracqua (la lobby industriale dei produttori di acque in bottiglia), in occasione del conferimento del “Premio Qualità Acque Minerali”. Scopro inoltre che il giornalista Mario Pappagallo ha pubblicato, pochi mesi fa, pagato dalla San Pellegrino (Nestlé), il libro “Atlante delle acque minerali” (rapporto Coordinato e continuativo, un CoCoCo della carta stampata!) e che il tossicologo Marco Guida, che avvalorava la tesi del Professor Imperato commentando i rischi per la salute, apparentemente super partes, altri non è che un membro del comitato scientifico dello stesso centro privato di consulenza per le aziende imbottigliatrici. Se la cantano e se la ballano.
Intanto mi arriva il comunicato di Federutility, la Federazione che associa quasi tutti gli acquedotti italiani, che ha dichiarato di voler procedere per vie legali raffigurandosi gli estremi di una denuncia per procurato allarme e forse anche – visto che l’Università Federico II di Napoli è un ente pubblico – per omessa denuncia di reato da parte di pubblico ufficiale.
Confido nei Tribunali e nell’operato delle Autorità e continuo a bere acqua del mio rubinetto.

Donatella Grazzini ormai funziona tutto così. Ci sono i burattini, che siamo noi e non abbiamo mai tempo per vedere e approfondire certe cose, e poi ci sono loro, i burattinai...grazie comunque. In casa mia quando manca l'acqua in bottiglia abbiamo le crisi di panico...ci hanno proprio fatto il lavaggio del cervello.

15 maggio 2009 alle ore 8.36 · Mi piace

Maria Chiara Di Marco Mi sembra incredibile che un giornale come il Corriere della Sera abbia permesso e accettato di pubblicare un articolo simile. Ancora più incredibile è come la gente possa fermarsi davanti ad una dichiarazione così esagerata. Dobbiamo imparare ad appro...Altro...

15 maggio 2009 alle ore 9.39 · Mi piace

Patrizia Caffiero Diffondo la tua nota, è il minimo che possa fare. Puntuale, preciso: grazie per il tuo impegno quotidiano e per la tua capacità di collegare eventi, dati, situazioni.

15 maggio 2009 alle ore 10.32 · Mi piace