Il racconto di un’esperienza magica a Spazioubick, che dimostra come i ragazzi dai 14 ai 18 anni hanno delle potenzialità pazzesche. Devono semplicemente essere stimolati.
Possono dei diciassettenni cambiare la vita delle loro coetanee afgane?
Un ponte dall'Afghanistan a Lecce: dieci studentesse afghane, dai 14 ai 18 anni, adolescenti a cui è vietato frequentare la scuola per il ritorno della Shaaria, si prodigano a cucire alcune borse con tessuti etnici di risulta, che poi vengono acquistate dagli studenti pugliesi per rivenderle online.
L'idea è nata dal felice incontro tra Fabio Diamante, co-fondatore della scuola "School of Enlightenment" e il liceo "Galilei-Costa" di Lecce, in particolar con il docente di informatica, specializzato in micro imprenditorialtà giovanile, Daniele Manni. Così, dalla teoria sono nate due start up under 18.
Una in Afghanistan, la "Princess Amani" e un'altra qui in Puglia, la "Etica etnica". Una vicenda stupenda e rara, un gemellaggio che crea opportunità.
Immaginate ragazze di cui non si può svelare la località e tantomeno l’identità, che per continuare a ricevere l’istruzione che è loro negata, rischiano la vita. Così come a rischio sono i loro insegnanti, che le ricevono in segreto nella casa di uno di loro. E si collegano via internet con insegnanti italiani e con i ragazzi leccesi che acquistano i loro manufatti e i rivendono. Una doppia occasione: un’attività imprenditoriale che permette alle giovani afgani di sognare e ai ragazzi leccesi di comprendere come sia possibile essere dei veri e propri “lifechanger” cioè operatori di cambiamento. Tutte e 10 le ragazze sognano un futuro reale e concreto, Fatima e Frohar ad esempio vogliono diventare medici, Maimana e Rangina aspirano un giorno alla possibilità di diventare delle brave insegnanti e aiutare, a loro volta, altre giovani donne a realizzarsi. Poi ci sono Safia e Medina che vogliono diventare giornaliste e poter raccontare la loro realtà, Roma e Huzzra vogliono specializzarsi come imprenditrici e donne di successo, Husna vuole entrare nell’esercito e Hena aspira a diventare pilota.
E Fabio Diamante, da questa parte, nel collegamento dall’Italia, ha messo a disposizione anche una pilota donna, una sceneggiatrice rumena che in Italia ha realizzato il suo sogno. Tutte persone che entrano nel mondo pericoloso e ingabbiato delle ragazze afgane per mostrare che una strada è possibile, quando si sogna. A loro volta i diciassettenni del Galilei Costa acquistano le borse realizzate dalle ragazze di Princess Amani, in anticipo e ad un prezzo nettamente maggiore rispetto a quanto potrebbero essere vendute nel loro Paese. Importano in Italia le borse coprendo tutte le spese di spedizione e si accollano in questo modo totalmente ogni rischio d’impresa, garantendo alla startup Afghana un acquisto sicuro ed un congruo ricavo.
Ad oggi, i ragazzi della startup sociale “Etica Etnica” hanno ricevuto l’Attestato di Merito presso il “Premio Salvatore Valentino 2023” e sono giunti secondi al “Premio Lorenzo Toma 2023”.
Il loro insegnante di informatica, Daniele Manni , già premiato come miglior docente dell'anno nel 2020, da anni sprona e affianca i propri studenti, tra i 14 e i 18 anni, a ideare e condurre micro attività imprenditoriali, che vanno dal genere sociale al business. “Le docenti afgane che seguono le ragazze rischiano la vita e sono affamate di voglia di imparare e trasmettere. Continuiamo a dimostrare che i ragazzi dai 14 ai 18 anni hanno delle potenzialità pazzesche. Devono semplicemente essere stimolati”. Un modello che andrebbe emulato.
Andate sul sito di ETICAETNICA.ORG Le borse sono bellissime, e gli sguardi delle ragazze ancora di più.
In apertura di trasmissione, a Spazioubick Aaron Maines, scrittore, giornalista americano e corrispondente del Wall Street Journal in Italia, che affianca Irene Zerbini nella rassegna stampa internazionale e improvvisa una memorabile lezione di deontologia giornalistica. Approfondire le storie che plasmano il nostro pianeta è la sua specialità.