Il magnifico libro del giornalista quirinalista di Repubblica Concetto Vecchio su Giacomo Matteotti, racchiude in profilo psicologico e un racconto unico di questa figura titanica della storia italiana, accantonata e posta nel dimenticatoio per decenni. Io Vi Accuso – Giacomo Matteotti e noi.
Affascinato dalla complessità psicologica di questa figura romanzesca, interessante, ricca, Concetto Vecchio parte dalla consapevolezza che accompagnava Matteotti, sapeva di andare incontro alla morte. Un libro che rispecchia anche un elemento fondamentale: l’animo degli italiani. Da una parte quest’uomo raffinato e con principi inscalfibili e che convive anche con la paura, con l’angoscia- come trapela dalle lettere alla moglie- e le macchinazioni di un governo sostenuto da un popolo che sa e tace. Un libro che racconta il grande amore con la moglie Velia Titta e fa riscoprire la grandezza di una donna che sfida il regime anche dopo la morte, che non si piega ai tentativi di allisciamento. Una pagina dopo l’altra si divora questo racconto che parla decisamente molto dell’epoca che stiamo vivendo. Ai microfoni di Spazioubick , Concetto Vecchio spiega come Mussolini fosse l’arci-italiano, turbato dal nome di Matteotti anche dopo l’eliminazione del suo nemico. Era un’ossessione per il Duce anche dopo la morte. «Quell’uomo dopo quel discorso non dovrebbe più circolare»: sarà una delle frasi, ricordate da Vecchio, che Mussolini griderà a uno dei suoi dopo l’intervento che costerà la vita al leader socialista. Era un inciampo per il fascismo ma anche un imbarazzo per la sinistra che lo aveva sostenuto solo a intermittenza. Una storia avvincente anche per chi non ama la lettura.
In apertura di Spazioubick, la rassegna stampa internazionale: se tu potessi parlare con te stesso tra vent’anni, quali domande e quali esperienze ti piacerebbe aver fatto? (The Guardian). Questo uno dei temi. Un video di Al Jazeera con le dichiarazioni dell’estremista ebraico leader del partito di estrema destra Zeut, che dichiara di voler emulare Hitler. E altri video, che mostrano come sia stata la normalizzata la violenza, lacrime, vicinanza a un ragazzino di circa . E ancora, l’Europa che preme per la guerra e lo scambio di favori a fini elettorali che tradisce gli ideali europei dei fondatori: come Von Der Leyen cerca di far slittare in avanti la presentazione di un rapporto sulla libertà dei media che metterebbe in difficoltà il governo italiano (Politico). Queste e tante altre storie sulle testate del mondo, prima di approfondire il disaccordo dei francesi sull’interventismo bellico di Macron, nel collegamento con la corrispondente da Parigi Chiara De Martino, che legge con noi i titoli dei giornali francesi e spiega la costante campagna elettorale di destra e sinistra alla ricerca di alleati.
Buon fine settimana!