Fedeli all'insegnamento di Dario Fo “soltanto nel divertimento, nella passione e nel ridere si ottiene una vera crescita culturale”, abbiamo colto nell'approccio metodologico ludico con gli allievi delle scuole superiori la chiave di volta per iniziare un percorso vincente che porti gli studenti ad appassionarsi all'appuntamento col laboratorio teatrale.
Giungendo al palcoscenico “per induzione”, con esercizi che interpolano tecniche di improvvisazione teatrale al “lavoro dell'attore su se stesso” ovvero a quel percorso in cui prossemica e consapevolezza del se e degli altri in scena creano l'agire attoriale. Da qui crediamo si possa e si debba partire con le progettualità anche più ardite: dal 1993 i componenti di Ser Tea Zeit elaborano proposte laboratoriali di impegno sociale e civile (una lunga collaborazione con il Giardino dei Giusti di Milano sulle tematiche genocidarie, impegno in prima linea accanto a testimoni di mafia, contro il bullismo e l'omofobia), partendo sempre da questo minimo comun denominatore: perché anche il teatro più impegnato trova radici nel ben-essere di chi recita!
… ma aiuta a comprendere! Oltre 130 saggi teatrali nati da altrettanti laboratori di almeno 40 ore (20 moduli da 2 ore), oltre 3000 studenti portati in scena in festival, rassegne, commemorazioni, celebrazioni. Conosciamo bene i partner con cui lavoriamo. Innanzitutto gli allievi, che sono protagonisti principali del percorso. Con il diritto di provare e sbagliare, la certezza che nulla si costruisce senza i passaggi necessari e l'accompagnamento dei docenti che di volta in volta saranno nel percorso motivatori, complici, riferimenti costanti della progettualità. Perché il percorso sia crescita comune, teso a informare cittadini prima ancora di formarli … Perché è nell'oggi che viviamo con le nuove generazioni creiamo, insieme, il futuro. Nostro dovere e compito...
“Il nostro dovere di intellettuali, di gente che monta in cattedra o sul palcoscenico, che parla soprattutto con i giovani è quello non soltanto di insegnare come si muovono le braccia, come si respira per recitare, come si usa lo stomaco, la voce, il falsetto. Non basta insegnare uno stile: bisogna informarli di quello che succede intorno. Loro devono raccontare la loro storia. Un teatro, una letteratura, una espressione d’arte che non parli del proprio tempo è inesistente.” (Dario Fo)
Ci sono allievi che dopo i cinque anni di condivisione del palcoscenico... ti chiedono di andare avanti. Crediamo che questa sia la nostra più grande soddisfazione e il premio più importante dopo tanti anni di percorsi e proposte.
Nata dall'idea di un gruppo di allievi di quinta superiore, “La Compagnia dell'Elefante” è diventata testimonial di un modo di fare teatro inclusivo, che dopo otto anni di attività continua ad accogliere nuovi adepti. Ragazzi universitari che la domenica mattina hanno deciso di proseguire il percorso guidati dagli stessi “maestri” che ormai sono diventati amici e colleghi e che “aprono” ogni anno la formazione includendo chi proviene da percorsi scolastici maturando le stesse scelte.
Per ricevere maggiori informazioni e un progetto per realizzare i laboratori nella vostra scuola scrivete alla nostra segreteria: info@itineraria.it